Artwork Details
  • Carlo Carrà1881-1966
  • Canale a Venezia
  • 1926
  • Olio su tavola
  • 42.5 x 51.5 cm
  • Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano. Deposito del Kunsthaus Zürich
  • Inventory nr.MCA1987/0077


  • A cavallo fra il XIX e il XX secolo, il giovane artista si trova a Parigi e a Londra, dove entra in contatto con le nuove idee avanguardiste e studia la pittura antica e moderna. Iscrittosi all’Accademia di Brera nel 1906, quattro anni dopo aderisce al futurismo, entrando a far parte del gruppo dei redattori del manifesto. Terminato questo periodo, rivolge la sua attenzione al movimento della metafisica e frequenta De Chirico a Ferrara nel 1916-1917. Professore a Brera negli anni quaranta e cinquanta, scrive articoli per numerose riviste e pubblica importanti saggi monografici su Giotto e Paolo Uccello.

    Nell’anno in cui realizza questo dipinto, Carrà espone alla Biennale di Venezia l’opera "L’attesa". A partire dagli inizi degli anni ’20, l’artista torna a interessarsi del paesaggio e a concepire una rappresentazione mitica della natura, mediata dagli studi sui primitivi italiani. Qualsiasi elemento superfluo viene eliminato dalla composizione, al fine di raggiungere l’essenza tramite la semplificazione dell’immagine. Nell’opera che il Kunsthaus di Zurigo acquista nel 1927, in seguito alla mostra “Italienische Maler”, gli edifici posti ai lati del canale fungono da quinte prospettiche e indirizzano l’occhio all’orizzonte. A frenare la corsa verso lo spazio infinito vi sono un lampione e un palo, posti sul lato sinistro della composizione.


    At the turn of the 20th century, the young artist visited Paris and London, where he came into contact with the new ideas of the avant-garde movements and studied ancient and modern painting. He enrolled at the Brera Academy in 1906, and became a signatory of the 'Manifesto of Futurist Painters' four years later. In 1916–17, he turned his attention to the Metaphysical movement, spending time with Giorgio De Chirico in Ferrara. He taught at Brera in the 1940s and ’50s, writing articles for many journals and publishing important monographs on Giotto and Paolo Uccello.

    In the same year he made this painting, Carrà exhibited the work entitled 'L’attesa' (Waiting) at the Venice Biennale. In the 1920s, he became interested in landscapes again and started to develop a mythical representation of nature, mediated by his studies of the Italian primitives. He stripped his compositions of all superfluous elements, with the aim of depicting the essence of the image through its simplification. In the work purchased by the Kunsthaus Zürich in 1927, following the 'Italienische Maler' exhibition, the buildings next to the canal are like the perspectival wings of a stage, channelling the eye towards the horizon. The rush towards infinite spaces is slowed by a lamp and a post on the left side of the composition.


Exhibition History
Bibliography

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Madrid, Fundación Caja de Madrid, Realismo Mágico. Franz Roh y la pintura europea 1917-1936, 17.09.1997-09.11.1997.

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Lugano, MASI, Palazzo Reali, Palazzo Reali. Una nuova sede per il MASI_Riapertura Palazzo Reali 2019, 15.12.2019-14.02.2021.

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